Torna in tv, dopo 5 anni di assenza, la geniale Sabina Guzzanti con la riproposizione dell'esilarante parodia di Silvio Berlusconi.
Si è presentata con un trucco che le ha permesso di somigliare al Cav come non mai, indossando il classico doppiopetto d'ordinanza e una corona di alloro dorata a rappresentarne l'ego smisurato.
Anche se in effetti definirla parodia non rende esattamente l'idea di quanto si è visto ieri sera ad Annozero: ad essere un po' maligni, le opinioni espresse dalla caricatura sono quanto di più verosimile esista del Berlusconi-pensiero.
Ad esempio, l'idea che il contraddittorio sia solo un'occasione per far pensare e riflettere lo spettatore, da sostituire quindi con la messa in gazzarra del dibattito, non sembra lontanissima dalla realtà dei fatti. Così come vien facile credere che in cuor suo Berlusconi consideri un "eroe" (come detto più volte da lui stesso) quello che è stato un suo stretto collaboratore - nonchè pregiudicato per omicidio e per mafia - Vittorio Mangano, al pari di un eroe vero come Roberto Saviano.
Infine la rappresentazione dell'aspetto più emblematico della scuola di comunicazione berlusconiana: la negazione sistematica delle affermazioni fatte in precedenza, che consiste nel dare dei mistificatori ai giornali che, a parer suo, mal interpretano il suo pensiero.
Quindi godetevi questi dieci minuti di gag, sperando che questa non sia stata solo una fugace apparizione, ma la prima di una lunga serie. Perchè di Sabina non se ne può fare a meno, e di satira c'è sempre bisogno in questo triste paese.