venerdì 12 settembre 2008

Il giovane virgulto padano.

Stamattina sul Corriere ho trovato un non particolarmente interessante articolo del pur bravo Aldo Cazzullo sull'astro nascente della Lega, Renzo Bossi, che mi ha dato lo spunto per il post di oggi. 

Per quanti non lo sapessero, il giovane virgulto padano - promesso successore del padre Umberto alla guida del partito - è balzato agli onori della cronaca ad inizio estate quando è stato bocciato per il secondo anno consecutivo all'esame di maturità, nonostante stesse 'frequentando' (pare non abbia trascorso un singolo giorno a scuola) un istituto privato della sua Varese famoso per l'altissima percentuale di promozioni.

"Ha mostrato gravi lacune di preparazione in quasi tutte le materie". Disse a suo tempo il rettore, in risposta alle violente critiche ricevute da papà Umberto: "Dopo il federalismo bisogna riformare la scuola. Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perché tocca tutta la famiglia. E' la verità, un nostro ragazzo (uno a caso, nda) è stato bastonato agli esami perché aveva presentato una tesina sul federalista Carlo Cattaneo". Tesina fin troppo pomposa che ovviamente ha sollevato molti dubbi tra i membri della commisione giudicante.

Oh, poverino. Bocciato solo perchè non raggiungeva la sufficienza nemmeno in metà delle materie d'esame e solo perchè aveva presentato una tesina che era stata palesemente scritta da un luminare padano (lo so, è un ossimoro). Queste sono ingiustizie che Renzino farà pagare una dopo l'altra, una volta conquistato il potere: foglio di via per ogni insegnante terrone che ruba il lavoro ai professori del nord e promozione automatica dei privatisti secondo il sacrosanto principio: "Ho pagato un sacco, dov'è il mio diploma?". Perchè loro ce l'hanno sempre duro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio, non ho parole, quindi chiudo qui il commento...

Anonimo ha detto...

...con quella maglietta sembra davvero un prode combattente pronto a morire per la causa padana. Chissà come sarà orgoglioso suo padre! A.